Onde evitare problemi in fase di montaggio, la scelta dell’abbinamento giusto tra box e piatto doccia è fondamentale. Generalmente la scelta dei due elementi viene fatta separatamente, dando priorità al piatto doccia e solo successivamente alle soluzioni per il box.
Un errore da non commettere è quello di scegliere il box in base all’estetica senza valutarne la compatibilità con la doccia prescelta, fattore essenziale per un montaggio adeguato.
Quali tipologie per piatto e box?
I box si dividono in varie tipologie: a battenti, scorrevoli o fissi senza porta; possono essere dotati o meno di profili e maniglie, e i vetri possono essere di cristallo trasparente o opaco, semplici o decorati.
Anche i piatti doccia si differenziano in diverse tipologie: dal piatto in appoggio in ceramica, o in materiali acrilici, a quelli a filo pavimento, bordati o piatti. La presenza del bordo, per esempio, determina di conseguenza anche la scelta del box adeguato
E quante combinazioni?
Partendo dalle possibili collocazioni del piatto doccia nella stanza da bagno, si possono avere docce d’angolo, con due lati liberi; incassata in una nicchia, dunque con un solo lato aperto; al centro di una parete a creare una doccia walk-in, con diverse possibilità di scelta per i lati aperti.
Tutte queste soluzioni possono essere con o senza piatto doccia, ovvero con il pavimento leggermente inclinato e una piletta di scarico collegata ad un tubo posizionato all’interno della soletta. Già in questi due casi la scelta del box verrà condizionata necessariamente dal tipo di doccia da chiudere.